Ecco una breve biografia dei tre fratelli a cui è intitolata la nostra sezione
Carlo, Vittorio e Lamberto De Bernardi erano nati a Milano da famiglia benestante. Allo scoppio della Grande Guerra Carlo partì volontario presso il 12o Reggimento Bersaglieri. Dopo sette mesi passati in prima linea, il primogenito morì nei pressi di Tolmino, mentre cercava con i suoi uomini di aprire un varco nei reticolati nemici, e alla sua memoria venne concessa una medaglia d'argento al valor militare.
Il testimone fu poi raccolto dal fratello Vittorio che, dopo aver frequentato il corso ufficiali, fu nominato tenente al 144o Reggimento fanteria. Tra le trincee di Monfalcone ebbe modo di dimostrare le sue doti di comando, guadagnandosi con le ferite sul campo la medaglia d’argento.Guarito, dopo la convalescenza, ritornò al fronte trentino nel giugno del ’16. La Spedizione Punitiva austriaca lo colse sul Monte Cengio, poi sul Paùe tra le abetaie del Magnaboschi. Qui moriva durante un furioso bombardamento.
Toccò poi al fratello Lamberto, anch’egli volontario vestì la divisa del 5° Reggimento Bersaglieri. Il 4 luglio del 1916 giunse a Marostica nella speranza di incontrare il fratello Vittorio, ma ne apprese la notizia della morte mentre era di vedetta in trincea.Decise allora di salire sull’Altopiano per cercare la sepoltura di Vittorio, trovandone finalmente la tomba. Ma la cattiva sorte non sembra avesse finito di colpire i tre fratelli, infatti anche Lamberto, poco più che diciannovenne, venne colpito a morte il 17 novembre del ’17 mentre con il 16° battaglione d’assalto si trovava in linea vicino a Gallio. Ancora una medaglia per lui, d’oro, l’ultima.